Roma, 26 lug. (Adnkronos) - La sentenza del Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati che ha rigettato i ricorsi presentati dagli ex deputati contro la riduzione dei vitalizi "può essere un presupposto per ridurre la pensione a tutti i cittadini retroattivamente", perché "mai in Italia una sentenza ha potuto penalizzare il cittadino per il giorno prima, per il passato". Lo ribadisce il presidente dell’Associazione ex parlamentari, Giuseppe Gargani, in una conferenza stampa alla Camera.
Un provvedimento, quello dell’organismo di Montecitorio, che presenta una "incostituzionalità banale", perché "se viene meno la legittima aspettativa, viene meno lo Stato di diritto". Del resto, denuncia ancora Gargani, "ci sono leader di partito che si trovano in difficoltà", proprio in quanto "avevano rinunciato all’attività di medico, di avvocato perché avevano questa legittima aspettativa di cui non si può non tener conto".
Giuseppe Soriero, segretario dell’Associazione, cita il caso di "vedove" di ex parlamentari che con "900 euro al mese devono rinunciare alle medicine" ed annuncia una "forte azione di chiarimento legale e di chiarimento politico-istituzionale" per combattere "sacche di falsità e di cattiverie". Del resto, conclude Gargani, "privilegi non ne abbiamo, l’associazione tiene conto del problema economico e finanziario del Paese, siamo disponibili ad una trattativa, contributi di solidarietà li abbiamo accettati", ma "l’illegalità e l’illegittimità non può partire dal Parlamento".