Roma, 3 ago. - (Adnkronos) - Nella elaborazione dei futuri piani strutturali di bilancio a medio termine, gli stati membri "dovrebbero essere prudenti" nella definizione delle "ipotesi macroeconomiche, tra cui crescita del PIL, inflazione e tassi di interesse". E’ quanto si legge nelle linee guida Ue indirizzate agli Stati membri sui requisiti informativi per i prossimi piani strutturali di bilancio a medio termine. Lo suggerisce l’Unione europea nelle linee guida inviate ai 27 stati membri in cui si sottolinea come "nello spirito della titolarità nazionale, questa guida non suggerisce un modello rigido" per la definizione dei piani. "Gli Stati membri - si ricorda - sono liberi di decidere la struttura precisa e il livello di dettaglio dei loro piani a condizione che contengano le informazioni richieste".
Ma pur in questa ’libertà di elaborazione’ Bruxelles segnala come i dati su "crescita del PIL reale e nominale dovrebbero riflettere le interazioni tra aggiustamento fiscale e crescita economica e la riduzione dei gap" . "In caso di deviazioni dalle ipotesi utilizzate nella traiettoria di riferimento della Commissione, dovrebbero essere fornite prove o solide giustificazioni" si richiede nel documento che indica anche la necessità di "prudenza" nel "modo in cui le riforme strutturali recentemente implementate vengono considerate nelle proiezioni di crescita potenziale".
"L’impatto previsto sull’attività economica di riforme e investimenti non ancora attuati non dovrebbe essere preso in considerazione nelle stime del PIL potenziale" spiega Bruxelles ricordando che "è difficile fare stime affidabili circa l’impatto delle riforme sulla crescita potenziale in qualsiasi circostanza, e ancora di più prima che le riforme siano completamente specificate". Nel documento si menziona anche una "analisi di sensibilità" che dimostri come per stati con debito elevato, quali l’Italia, si dimostri che quello previsto nei piani "e’ plausibilmente su una traiettoria in discesa o che resta a un livello prudente".