Ucraina-Russia, si allontana il faccia a faccia tra i leader. Kiev: "Putin non è pronto a negoziare"

(Adnkronos) - Si allontana il vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky per i negoziati di pace tra Ucraina e Russia. "Non ci sono segnali che il dittatore russo sia pronto per negoziati sostanziali per mettere fine alla guerra in Ucraina", ha dichiarato in un’intervista a Nbc News il vice ministro degli Esteri ucraino, Serhiy Kyslytsia.

Secondo il vice ministro, Mosca continua a manipolare gli Stati Uniti e in particolare il presidente Donald Trump, circostanza che "sta iniziando a irritare molto gli americani".

Kyslytsia ha sottolineato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è pronto a discutere le questioni territoriali "a partire dalla linea di contatto", mentre da parte russa non emergono aperture a trattative sostanziali.

Di segno opposto la lettura di Mosca che tuttavia ieri, per bocca del ministro degli Esteri Sergei Lavrov aveva a sua volta allontanato l’ipotesi di vertice tra Putin e Zelensky: "Putin è pronto a incontrare Zelensky quando l’agenda per un vertice sarà pronta, e questa agenda non è affatto pronta", ha dichiarato Lavrov a Nbc News.

Secondo Lavrov, la responsabilità dello stallo è da attribuire interamente a Kiev: "Il presidente Putin ha detto chiaramente che è pronto a incontrarsi, a condizione che questa riunione abbia davvero un’agenda presidenziale". Inoltre, il capo della diplomazia di Mosca è molto scettico sulle intenzioni del presidente ucraino: "Ha persino detto no alla cancellazione della legislazione che vieta la lingua russa. Come possiamo incontrarci con una persona che finge di essere un leader?".

"È l’Ucraina a ostacolare i progressi verso un accordo di pace", ha affermato ancora Lavrov. Durante il vertice di Anchorage, "il presidente Trump ha suggerito diversi punti che condividiamo e su alcuni di essi abbiamo accettato di mostrare una certa flessibilità", ha rivelato Lavrov, sottolineando tuttavia che quando Trump ha portato queste proposte a Washington, durante i colloqui con Zelensky e i leader europei, "è stato molto chiaro per tutti che ci sono diversi principi che Washington ritiene debbano essere accettati, inclusa l’esclusione dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato e la discussione di questioni territoriali, ma Zelensky ha detto no a tutto".

Intanto il presidente Usa Donald Trump temporeggia: "Darò a Putin un paio di settimane", ha fatto sapere ieri parlando del vertice. "Riunirli è difficile come mescolare olio e aceto", ha scandito sfilandosi comunque da un eventuale incontro tra i due: "Preferirei vedere come se la cavano, ma nel frattempo continuano a combattere e a uccidere persone, il che è molto stupido, perché stanno perdendo 7000 persone alla settimana, per lo più soldati. Ho fermato sette guerre e mi piacerebbe fermare anche questa. Pensavo che questa sarebbe stata fattibile, di media difficoltà, ma sta risultando la più difficile".

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