Mosca, 16 ago. (Adnkronos) - L’incursione dell’Ucraina nella regione di confine russa di Kursk è stata pianificata con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali, ed è stata sollecitata dalla consapevolezza da parte di Kiev del suo imminente collasso. Lo ha affermato in un’intervista al quotidiano Izvestia l’assistente presidenziale russo Nikolay Patrushev, precisando che "è stato l’Occidente a portare la giunta criminale al potere in Ucraina. I Paesi della Nato hanno inviato armi e istruttori militari in Ucraina, continuano a fornire dati di intelligence e controllano le azioni dei gruppi neonazisti. L’operazione nella regione di Kursk è stata pianificata anche con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali".
"Questa iniziativa criminale è stata sollecitata dalla consapevolezza da parte del regime neonazista di Kiev del suo imminente crollo", ha aggiunto il funzionario del Cremlino, respingendo le affermazioni del Dipartimento di Stato americano secondo cui gli Usa non sarebbero coinvolti. "È comune per gli Stati Uniti dire una cosa e fare esattamente l’opposto. Senza la loro partecipazione e il loro appoggio diretto, Kiev non avrebbe mai osato mettere piede sul territorio russo", ha detto ancora Patrushev.