Turismo: Italia record nel 2024, Assoedilizia ’Milano ha fascino nel mondo’

Milano, 5 ago. (Adnkronos) - Lo scorso anno oltre 50 milioni di persone hanno scelto come destinazione turistica l’Italia. Il Bel Paese si colloca al quinto posto al mondo delle mete più ambite dopo Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni unite. Secondo l’Economic Impact Research stilato dal World Travel & Tourism Council, il settore turistico infonderà, nel 2024, 223 miliardi di euro nell’economia italiana. Una cifra che supera i 215 miliardi dell’anno passato, facendo segnare un incremento del +8,4% anno su anno. L’Italia anche quest’anno rimane in cima alle preferenze degli italiani e si riconferma a livello europeo una delle destinazioni più attrattive per gli stranieri, in particolare per gli americani ad alto reddito che saranno i veri protagonisti di quest’estate (il 44% contro il 35% del 2023) seguiti da tedeschi, francesi e britannici.

Saranno ancora una volta i turisti a stelle e strisce i big spender nelle località iconiche di Capri, Forte dei Marmi, Santa Margherita Ligure-Portofino, Taormina e Porto Cervo rappresentando anche il principale mercato di riferimento nelle città d’arte, prima fra tutte Roma in cui l’occupazione camere sfiora l’85%.

E anche la città di Milano resta una delle mete più ambite, come affermato dal presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: “Milano ormai esercita un grande fascino sul piano della competitività internazionale e dell’attrattività non solo turistica. Dobbiamo prendere atto che la nostra metropoli ha l’onere e la responsabilità di tenere agganciato l’intero Paese all’ultra dinamico sistema sociale, culturale ed economico internazionale, costituendone ormai uno dei maggiori terminali”.

I numeri registrati dal settore si riflettono anche a livello occupazionale: sono 2.97 milioni gli addetti al settore in tutto il Paese, aumentati di 185mila unità anno su anno, ben una persona su otto è impiegata nel settore. La mancanza di personale dovuta alla pandemia da Covid non si può certamente dire risolta ma lentamente stiamo notando un ritorno alla normalità con un numero crescente di giovani e donne occupati. Positivi i dati anche per quanto riguarda la spesa dei visitatori internazionali che supera gli anni precedenti facendo segnare un +20% rispetto al 2022, attestandosi attorno ai 51,4 miliardi di euro, con una previsione di crescita che toccherà quota 56,7 miliardi. Non solo stranieri tra i confini domestici.

Nel 2023 i turisti italiani hanno speso all’interno dei confini nazionali più di 117,5 miliardi di euro, cifra che nell’anno in corso andrà ulteriormente ad aumentare fino a 119 miliardi. Per il 2024 gli analisti del settore si aspettano una crescita, con 1,5 milioni di turisti e 3 milioni di pernottamenti in più rispetto all’estate 2023, con un incremento dei viaggiatori stranieri, +5%.

Nonostante il momento incerto dal punto di vista economico, anche gli italiani (in crescita del 2% rispetto al 2023), seppur con un occhio al portafoglio, non sono disposti a rinunciare alla vacanza. Si assiste però ad un cambiamento dei trend di viaggio in cui i connazionali, pur di risparmiare, sono ricorsi alle prenotazioni anticipate e alla formula del buy now pay later, hanno accorciato il periodo di soggiorno optando, un italiano su tre, per i mesi meno cari di giugno e settembre e per strutture più economiche, sposando un approccio al viaggio basato sulla lentezza e la sostenibilità e, se possibile, fuori dalle rotte turistiche affollate.

La crociera risulta il prodotto più venduto in agenzia e gli hotel rimangono la scelta più diffusa per l’alloggio (45%), nonostante si assista ad un incremento dell’interesse per le case in affitto (30%) e per i viaggi in camper (6%). Il mare si conferma la località di vacanza per eccellenza, con una preferenza per le acque di Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia anche se le alte temperature del periodo hanno fatto registrare, in particolare a luglio, un’impennata di richieste per la montagna che segnala un +2% rispetto al 2023. In aumento anche gli italiani che, mossi dal desiderio di sfuggire al gran caldo e volendo concedersi una trasferta oltre confine, scelgono mete più nordiche come Norvegia, Svezia e Islanda che sfiorano arrivi record con incrementi anche del 22%. Stati Uniti, Giappone e East Africa sono, invece, le destinazione più richieste da chi dispone di un budget maggiore e ha più tempo a disposizione.

Anche i dati Istat riflettono una situazione rosea per il settore. Le stime relative all’anno 2023 registrano i valori più elevati osservati da sempre dalle rilevazioni sul turismo: tra italiani e stranieri, oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi presenti sul territorio nazionale. Tra il 2019 e il 2023 gli arrivi nelle strutture ricettive italiane sono cresciuti di 3 milioni di unità (+2,3% rispetto al 2019), mentre le presenze turistiche crescono di 14,5 milioni (+3,3%). Sono circa 16 milioni gli arrivi in più rispetto al 2022 (+13,4%) e oltre 39 milioni le presenze (+9,5%).

Dopo il periodo pandemico (2020-2022), la componente estera della clientela torna a prevalere su quella domestica: nel 2023 il 52,4% delle presenze turistiche sono riferite a clienti non residenti in Italia. Gli arrivi e le presenze nel settore extra-alberghiero hanno visto un incremento del 16,9% e dell’11,0% rispetto al 2022, maggiori di quelli del settore alberghiero (+11,5% e +8,1%) Lazio e Lombardia sono le regioni che crescono maggiormente rispetto al 2022, visto il sostenuto incremento delle presenze turistiche delle città di Roma e Milano.

Iscriviti alla newsletter

Iscrivendoti acconsenti al trattamento dei dati personali ai sensi del Dlgs 196/03.

Argomenti:

economia