Roma: Ascani, ’Valditara stigmatizza solo dopo aver verificato di che partito sia professore?’

Roma, 26 lug. (Adnkronos) - "Spero di aver capito male. Ha davvero aspettato di verificare che partito voti il professore prima di stigmatizzare immagini, espressioni e comportamenti? Dunque se il professore fosse stato un elettore della Lega o di un altro dei partiti che sostengono il suo governo lei sarebbe rimasto in silenzio?". Così Anna Ascani ribatte via twitter a un post del ministro Giuseppe Valditara sul caso dei saluti romani in una scuola della Capitale.

"Ieri le ho chiesto, con parole che la invito a rileggere, di condannare i fatti. Così come altre volte non ha esitato di fronte a episodi molto meno gravi. Guadagnandosi sul campo l’epiteto di ministro castigatore. Eppure lei non ha ritenuto di dire una sola parola fino a quando non ha trovato il modo di farne occasione per una polemica sciocca, che rivela casomai un uso di pesi e misure diversi inquietante. Se dovesse capitare ancora di trovarsi di fronte a fatti come quelli, ministro, non aspetti di verificare l’eventuale appartenenza politica di chi ne è protagonista prima di difendere l’onorabilità della scuola e i suoi studenti. Quando tornerà a fare il militante semplice del partito di Salvini potrà concedersi uscite come questa. Fino ad allora lei rappresenta la scuola. Tutta. E ha il dovere di tutelarla".

Nel suo tweet il ministro Valditara aveva scritto: "Ormai è certo: il famigerato professore ’fascista’ dell’istituto Pirelli, che ha indotto numerosi esponenti del Px e del M5S a paventare il rischio di un dilagare di episodi di fascismo a scuola, è in realtà un ex dirigente del Pd abruzzese. Non solo: è anche un convinto antifascista. Chi si è precipitato a chiedermi dichiarazioni di condanna e di stigma verso il ’pericoloso eversore’ ha fatto una pessima figura. Peccato che fra costoro vi sia anche una autorevole esponente del Pd, Anna Ascani, vicepresidente della Camera, che quantomeno per il ruolo ricoperto avrebbe dovuto usare maggiore prudenza e toni più misurati e istituzionali. Chiarito che il docente non è un pericoloso fascista, l’ufficio scolastico del Lazio verificherà ora se realmente il professore ha usato espressioni omofobe e razziste".

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