Resistenza: Parrini, ’risarcire eredi vittime Sant’Anna di Stazzema’

Roam, 12 ago. (Adnkronos) - "Oggi ottantesimo anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, la più emblematica e sanguinosa delle stragi nazifasciste perpetrate in Toscana, a livello nazionale la seconda più grave per numero di uccisi dopo Marzabotto. Vivo questa ricorrenza con dolore e amarezza particolari, perché in una circostanza così profondamente significativa viene automatico pensare al fatto che il Governo continua a rendersi responsabile di un’abnorme inadempienza eludendo un suo preciso dovere morale, civile e umano: quello di fare pienamente giustizia in favore di coloro che hanno subito la più gigantesca delle ingiustizie". Lo afferma il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama.

"Nonostante la battaglia parlamentare che io e ad altri colleghi stiamo portando avanti da mesi, dei risarcimenti previsti dalla legge del 2022 per gli eredi delle vittime -spiega- non si vede traccia. Da un lato il Mef insiste ad ignorare sentenze definitive o tarda a dare il via libera a transazioni autorizzate dall’Avvocatura dello Stato. Dall’altro lato l’Avvocatura stessa nella maggior parte dei casi tiene un atteggiamento ostruzionistico nei processi di primo grado, e il più delle volte, inspiegabilmente, non si fa scrupolo di appellare in maniera del tutto strumentale sentenze favorevoli ai ricorrenti. Compiendo tali scelte, questi organi dello Stato, che sono altrettante emanazioni del Governo centrale, offendono la storia del nostro Paese e la memoria delle persone trucidate dai nazifascisti. Così facendo si getta sale su ferite che dovrebbero essere sanate, non esasperate".

"In questo giorno particolare -conclude Parrini- non posso che rinnovare, con forza e senso di responsabilità, l’appello al Governo già lanciato tramite numerose interrogazioni parlamentari e altre iniziative: si cambi linea; si scelga la strada della giustizia invece che quella della negazione della giustizia per mezzo di pretesti iniqui e inaccettabili; si ponga fine a questa imperdonabile vergogna di Stato”.

Iscriviti alla newsletter

Iscrivendoti acconsenti al trattamento dei dati personali ai sensi del Dlgs 196/03.

Argomenti:

politica