Roma, 6 ago. (Adnkronos) - "Vuole un esempio piccolo, ma significativo? Se Macron avesse rinunciato alla sua tribuna protettiva dalla pioggia per l’apertura dei Giochi olimpici — mentre i rappresentanti del mondo intero erano sotto il diluvio — avrebbe evitato un display di insensibilità e non condivisione. La prova di umiltà di Sergio Mattarella con l’impermeabilino di plastica è stata invece un esercizio di soft power più efficace di mille conferenze". Lo dice in un’intervista al Corriere Francesco Rutelli che nel 2020 ha lanciato a Venezia il Soft power club. A fine agosto, il 26 e 27, si terrà a Venezia la quinta edizione la Soft power conference che vedrà anche la presenza di diversi esponenti di governo da Antonio Tajani a Gennaro Sangiuliano.
"L’idea di Joe Nye che ha introdotto il soft power dopo la caduta del sistema sovietico, all’inizio di una globalizzazione dominata dall’Occidente, ci interpella ancor più oggi nella stagione di conflittualità senza gerarchie dominanti. Soft power non significa disarmo. È impensabile che l’uso della forza, incluso il suo dispiegamento con finalità solo dissuasive, esca dall’orizzonte umano. Ma senza dialogo, e compromessi, rischia di realizzarsi l’ultima profezia di Henry Kissinger sulla possibilità che con l’intelligenza artificiale più armi nucleari finiscano fuori controllo. Una de-escalation è cruciale. L’Italia, per storia, valori, cultura è una piattaforma ideale di dialogo".
Esercitare l’arte del compromesso, come lei si propone, non è fare politica? "La polarizzazione sistemica può premiare, nel breve periodo. Ma nel lungo periodo è premiato chi trova una sintesi. In avanti". In avanti… ci vuole un po’ di soft power per ricostruire i moderati in Italia? "Forse sì. Ma anche in questo caso, per aggregare i riformatori non massimalisti, ci vuole chi ha la pazienza e la visione per aggregare, e pure chi sia disponibile ad aggregarsi…". E ancora più avanti, di lei si parla anche come ’riserva della Repubblica’ che può guardare al Colle… «Sono fuori dalla politica da più di un decennio. Cerco di contribuire su diversi fronti; la cosa più importante credo sia aiutare a formare nuove generazioni di giovani competenti e appassionati".