Ordine psicologi, ’solo 5 colleghi su 100 in Ssn, risposte lasciate al privato’

Lazzari, ’il Paese non si può permettere un uso quasi solo privatistico della psicologia, serve equilibrio’

Roma, 1 ago. (Adnkronos Salute) - La risposta ai crescenti disagi psicologici espressi dalla popolazione "è lasciata quasi esclusivamente al privato. Di fronte ad una richiesta diffusa solo cinque psicologi su cento sono disponibili nel pubblico e questo crea uno squilibrio molto critico". E’ uno degli elementi sottolineati dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari, durante l’incontro di ieri, a Palazzo Chigi l’incontro, tra il Governo e gli Ordini professionali. Un appuntamento per confrontarsi sui temi comuni e trasversali agli Ordini professionali come enti pubblici non economici sussidiari dello Stato.

Nel corso dell’incontro Lazzari ha sottolineato il ruolo sociale delle professioni, di antenna dei bisogni e risposta agli stessi, ribadendo l’esigenza di una maggiore risposta pubblica ai disagi psicologici in crescita. Il presidente del Cnop ha inoltre evidenziato l’esigenza di tutelare i cittadini e i professionisti dal mercato della moltiplicazione di nuovi ruoli professionali, che troppo spesso finiscono per duplicare competenze già esistenti e riconosciute, con particolare riferimento alla legge 4/2013 e l’amplificazione dei problemi che ci sarebbe se l’autonomia differenziata dovesse comportare la devoluzione alla Regioni di competenze sul riconoscimento di nuovi profili professionali.

Infine, Lazzari ha ricordato la necessità di rendere il sistema dell’aggiornamento professionale più snello e vicino alle esigenze dei cittadini, avvicinando i sistemi formativi delle diverse professioni, sanitarie e non, e rendendo gli Ordini maggiormente protagonisti in questo campo. "Un’occasione importante che testimonia attenzione, faremo avere al Governo le nostre proposte perché i diritti dei cittadini rispetto ai bisogni psicologici, ma anche quelli legittimi delle psicologhe e degli psicologi siano maggiormente riconosciuti. Il Paese non si può permettere un uso quasi solo privatistico della psicologia, ci deve essere equilibrio tra risposta pubblica e privata in un campo così delicato" , ha concluso Lazzari.

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salute