Tel Aviv, 5 ago. (Adnkronos) - Israele prenderebbe in considerazione l’idea di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l’Iran se scoprisse prove inconfutabili che Teheran si sta preparando ad attaccare. Lo hanno riferito i media israeliani dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato i responsabili della sicurezza per una riunione ieri sera.
L’incontro, a cui hanno partecipato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il Capo di Stato maggiore dell’Idf tenente generale Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar, si è tenuto nel contesto dei preparativi per gli attacchi previsti contro Israele da parte dell’Iran e del suo alleato libanese Hezbollah.
Secondo alcune stime, Israele non sa esattamente cosa aspettarsi dall’Iran e dai suoi alleati e sta quindi valutando un’ampia gamma di opzioni su come rispondere al meglio a un eventuale attacco o come prevenirlo. Durante l’incontro con Netanyahu, è stata discussa l’opzione di colpire l’Iran come misura deterrente, ha riferito Ynet, sebbene i funzionari della sicurezza abbiano sottolineato che tale mossa sarebbe stata autorizzata solo se Israele avesse ricevuto informazioni di intelligence certe che confermassero che Teheran sta per lanciare un attacco.