Tel Aviv, 12 ago. (Adnkronos) - "Non sono sicuro che Israele sia davvero uno stato democratico in questo momento. Non è più una questione di sinistra o destra: queste definizioni non hanno più senso". Lo ha detto in un’intervista al Guardian Yair Golan, leader del partito di sinistra israeliano dei Democratici ed ex vice capo di stato maggiore dell’Idf. "La destra oggi in Israele - spiega al giornale britannico - è composta da persone che pensano che possiamo annettere milioni di palestinesi e che Israele dovrebbe adottare una sorta di politica di vendetta, che possiamo vivere con le nostre spade e non tentare di riconciliarci con i palestinesi o qualsiasi altra entità ostile nella regione. Io la penso in maniera diametralmente opposta".
Secondo il leader democratico, sebbene il suo partito creda nella necessità di porre fine alla presenza militare e civile di Israele in Cisgiordania e di attuare una soluzione a due Stati, sa che Israele non potrà intraprendere questa strada finché non sarà ristabilita la sicurezza. "La nostra visione è una soluzione a due Stati, ma in questo momento siamo una nazione traumatizzata", ammette Golan. "Le persone hanno perso il senso della sicurezza, non si fidano dell’Idf per proteggerle. Dobbiamo essere proattivi militarmente, ma allo stesso tempo dobbiamo combinarlo con una visione politica. Il campo liberale in Israele è ancora vivo. Non combattiamo per vendetta. Combattiamo per la sicurezza di Israele".