Milano, 7 ago. (Adnkronos) - Cresce il numero di interventi che rientra nel cosiddetto ’codice rosso’ e aumentano i maltrattamenti dei figli nei confronti dei genitori. E’ il quadro che emerge in procura a Milano a cinque anni dall’introduzione legislativa che rafforza la tutela per il contrasto alla violenza sulle donne o dei più fragili. La media di ogni turno conta interventi a due cifre e a inizio settimana un magistrato si è trovato a fare i conti con circa trenta episodi in un solo giorno. Protagonisti gli uomini: circa il 92% degli imputati per reati come maltrattamenti, stalking e violenza sessuale sono di genere maschile, dagli ultimi dati forniti del tribunale.
Maltrattamenti, violenza sessuale, stalking costituiscono oltre il 70% (meno di 400 in numeri assoluti) di tutte le misure emesse dai giudici lo scorso anno e quasi il 40% delle misure di prevenzione emesse riguardano soggetti a pericolosità qualificata. Secondo gli ultimi dati del tribunale di Milano, fermi all’ottobre del 2023, il 45% degli imputati per reati di genere ha tra i 18 e i 45 anni: il 25% ha tra 26 e 35 anni e il 20% è ancora più giovane, nella fascia di età tra 18 e 25 anni. Un aumento della soglia di giovani adulti che preoccupa: segno che il modello di patriarcato culturale e di predominio maschile è ancora fortemente presente nelle giovani generazioni.
Alta la percentuale tra le giovani vittime: il 25% ha tra i 26 e i 35 anni, segue la fascia 18-25 anni (20%). Cresce il numero di chi denuncia specie tra le giovanissime, ma tra i trend negativi aumenta, invece, il numero di figli che viene denunciato dai genitori per maltrattamenti. Una tendenza che dal periodo del Covid non conosce sosta. La paura porta a denunciare chi tra le mura di casa, per problemi psichiatrici o legati al consumo di stupefacenti, diventa ingestibile.