Roma, 26 lug. (Adnkronos) - "Un’occasione per le forze alternative alla destra". Così Elly Schlein definisce la sfida per la regione Liguria aperta oggi dalle dimissioni di Giovanni Toti. Martedì saranno formalizzate in Consiglio e di lì partiranno i 90 giorni entro cui fissare le elezioni, a ridosso di quelle in Emilia Romagna e Umbria. E il Pd scommette su un possibile triplete. In tutte e tre le regioni al voto in autunno si lavora a costruire un centrosinistra ampio. A partire dai temi concreti, la linea di Schlein: "Molto prima che ragionare sui perimetri delle forze politiche o sui nomi, bisogna che noi ci mettiamo d’accordo sulle cose che bisogna fare per l’Italia". Matteo Renzi intanto si fa avanti: "Che cosa comporta per noi questa alleanza? Stare nella coalizione di centrosinistra in modo organico alle future regionali".
Il possibile candidato del centrosinistra largo potrebbe essere Andrea Orlando. L’ex-ministro è di ritorno in queste ore da una missione parlamentare in Cina. "Questa è l’unica settimana che ha fatto fuori, ora inizia la campagna elettorale...", la battuta di un collega parlamentare. Ma la cosa è ancora da concretizzare. "Vediamo la coalizione che cosa decide", dicono i deputati vicini ad Orlando che da tempo - già da gennaio, prima del caso Toti - ha dato una disponibilità a correre mettendo però prima del suo nome la costruzione della coalizione. "Vedremo se me lo chiederanno - diceva l’ex-ministro due settimane fa in un’intervista - cosa che non è ancora stata formalizzata, ma sia chiaro: se emerge una candidatura che riesce ad unire più della mia, sarò il primo a sostenerlo".
La coalizione che potrebbe profilarsi vedrebbe con il Pd, i 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, che alle ultime europee ha avuto un ottimo riscontro elettorale, fino ad arrivare a Iv di Renzi e di Raffaella Paita, il cui rapporto con Orlando è stato quantomeno teso in questi anni. Al di là di chi sarà il candidato, ci sarebbe comunque da rimettere insieme i cocci di aspre divisioni che hanno caratterizzato il centrosinistra in Liguria. Si vedrà nei prossimi giorni se l’impresa andrà in porto e l’alleanza "organica" di cui parla Renzi, verrà concretizzata.
Quanto ad Azione, oggi Enrico Costa ha detto no ad alleanze con partiti che "non vanno d’accordo su nulla, tranne che su un punto: abbattere l’avversario per via giudiziaria", il riferimento è a Toti. Tuttavia la coordinatrice regionale di Azione, Cristina Lodi, che ha partecipato alla manifestazione a Genova nei giorni scorsi, quella con Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, è meno netta: "Credo che ragionare di una grande coalizione come sta accadendo in Emilia Romagna sia la strada vincente", ha detto Lodi ieri in un’intervista a Repubblica Genova.
Per Ferruccio Sansa, ex-candidato giallorosso alla presidenza della regione Liguria, "serve un cambiamento totale. Sarebbe un errore fatale pensare che il nostro scopo sia soltanto prendere il posto di Toti. Sostituire la sinistra alla destra, i finanziatori e gli amici nostri a quelli di Toti". Per il suo capogruppo in consiglio regionale, Gianni Pastorino, "è il momento di tornare a governare questa regione con responsabilità e trasparenza. Tocca a noi, al centrosinistra, dimostrare di essere una valida alternativa. Dobbiamo unirci. Tocca a noi: il campo progressista è all’altezza della sfida del cambiamento".
I punti su cui trovare una quadra potrebbero essere a portata: il riscatto della Regione dopo la gestione Toti, definita da Orlando una "oligarchia predatoria", la sanità che vede la Liguria tra le regioni più in sofferenza del Nord e la nuova diga del porto di Genova, opera infrastrutturale strategica del Pnrr, avviata ai tempi del governo giallorosso, il Conte 2, e poi con Mario Draghi. "Finalmente Giovanni Toti si è dimesso, anche se con molto ritardo - sottolinea Elly Schlein - Sono passati 80 giorni in cui la Liguria è stata ferma, paralizzata, tenuta ai domiciliari con lui. È l’occasione per ridare la parola ai cittadini, per le forze alternative alla destra di costruire un progetto che guardi al futuro della Liguria. Questioni che vogliamo discutere con tutte le altre forze che sono interessate a costruire un’alternativa per affrontare le grandi questioni che riguardano il futuro di una regione importante come la Liguria".