Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Chiediamo all’Assemblea Nazionale di Italia Viva di indire entro l’anno 2024 un congresso aperto e democratico per decidere la linea politica del partito e per dare la possibilità a tutti gli iscritti di esprimersi. Chiediamo inoltre di lasciare aperto il tesseramento fino al 30 novembre per dare la possibilità a tutti gli iscritti di rinnovare la tessera e ai simpatizzanti ed elettori di iscriversi per partecipare al congresso". E’ quanto si legge in una lettera ai vertici di Iv inviata da amministratori e dirigenti di Italia Viva in cui si chiede di indire il congresso del partito entro il 2024.
"Il congresso -si legge nella lettera- che si è tenuto a metà ottobre 2023 ha eletto Matteo Renzi a Presidente Nazionale su una piattaforma programmatica chiara che recitava così nell’introduzione: ’Oggi siamo - dal centro - l’unica alternativa credibile al Governo sovranista e all’opposizione populista’. Nel più recente passato, subito dopo le elezioni europee, il Presidente Renzi si è espresso in questi termini: Enews del 13 giugno: ’Un congresso libero, aperto, contendibile, dal basso’ e ancora il 4 luglio ’Italia Viva dovrà scegliere se insistere su una strada di alternativa al bipolarismo, il Terzo polo, oppure stare in un accordo con il centrosinistra con una simil Margherita 2.0, che ovviamente dovrebbe chiamarsi in altro modo. Questa discussione, seria e molto bella, la faremo in modo pubblico, trasparente e democratico’. A tal proposito - pur senza nessuna sollecitazione in merito e nel pieno diritto del Presidente di esprimere ed assumere le posizioni che desidera - Matteo Renzi, presumibilmente al fine di lasciare la discussione più libera possibile, aveva pubblicamente garantito che non avrebbe espresso la sua opinione in merito per garantire la più ampia discussione interna tra le due posizioni".
"L’intervista del 19 luglio al Corriere della Sera ha invece rappresentato una discontinuità netta rispetto a quanto annunciato nelle settimane precedenti e alla piattaforma politica che lo ha eletto al recente congresso. Il Presidente di Italia Viva ha detto che sarà l’assemblea, e non il congresso a differenza di quanto annunciato, a decidere il cambio di linea politica dichiarando anche che sarà lui stesso a sottoporre la proposta di indirizzo politico per il futuro del partito, invece di porsi come garante del dibattito congressuale come da lui preventivato".
"Tutto questo, a prescindere da come la si pensi in merito alla nostra collocazione futura, riteniamo rappresenti sostanzialmente un venire meno a un principio fondamentale di democrazia interna di una comunità politica. Se il Presidente in carica ha ricevuto un mandato chiaro a sostegno della sua mozione congressuale e l’indirizzo politico previsto cambia radicalmente, il partito nel suo insieme non può che ridare la parola a tutti gli iscritti che in questi anni hanno dedicato tempo, investito soldi, energie e chiesto voti su una proposta politica chiara. Gli iscritti devono poter discutere e decidere sul futuro del partito".