Roma, 26 lug. (Adnkronos) - "Per me la strada è il centrosinistra. Chi non è d’accordo ha tutto il diritto di fare la propria battaglia negli organi di partito a cominciare dall’Assemblea Nazionale del 28 settembre. È normale che qualcuno non sia d’accordo: è accaduto anche quando abbiamo proposto il Conte 2 per bloccare il Papeete o quando abbiamo fatto la crisi per portare Draghi o quando abbiamo bloccato la candidatura della Belloni per il Quirinale. Ed è giusto che un leader si assuma le responsabilità delle proprie scelte". Così Matteo Renzi nella enews.
"Quando si sceglie chi deve fare il Ministro, chi deve fare il Presidente di commissione, chi fa il parlamentare con seggi sicuri si fanno inevitabilmente scelte. Scelte anche dolorose e sicuramente non democratiche: ho deciso io chi doveva avere un ruolo e chi no. E molti amici non erano d’accordo. È triste prendersi delle responsabilità ma è doveroso farlo. E io oggi ringrazio chi non avendo ottenuto il posto cui anelava ha continuato a dare una mano con spirito di squadra e chi non mi ha mai detto No quando ho chiesto di candidarsi con le preferenze: un partito si aiuta mettendoci la faccia, anche quando è difficile. Soprattutto quando è difficile".
"Chi vuole ricostruire il Terzo polo con Azione, con Calenda, con altri, ha tutto il diritto di provarci. Avrà sempre la nostra amicizia, il nostro rispetto, il nostro affetto. Ma noi abbiamo già dato. E penso che essere riformisti significhi provare a incidere nel centrosinistra, non inseguire un progetto che per me è finito".