Roma, 12 ago. (Adnkronos) - “Se in ospedale mi tirano il sangue, esce azzurro non rosso… ma così onestamente non si può andare avanti. Mi hanno trattato come un appestato...“. Berlusconiano della prima ora, storico esponente di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè parla così con l’Adnkronos. L’ex ministro spiega: “Spero che questa iniziativa possa essere uno stimolo per qualcuno ma non ne sono sicuro. In Forza Italia vedo una corsa a superare la Meloni a destra”.
Dice addio quindi a Forza Italia? ”Di fatto sono già fuori. In Sicilia sono al Misto, forse andrò con Raffaele Lombardo che è una persona intelligente e leale, ha delle idee squisitamente siciliane. Ma così, lo ripeto, non si può più andare avanti: Fi insegue la destra a destra…Marina e Piersilvio hanno preso posizione sui diritti civili e non credo che l’abbiano fatto perché vogliono scendere in politica, ma perché hanno detto quello che pensava e voleva il padre. Se Berlusconi fosse in vita, anche lui non sarebbe contento".
Miccichè cita la discesa in campo, il cosiddetto sdoganamento di Gianfranco Fini e la svolta di Fiuggi e parla di “regressione” di Fi rispetto al passato: “quando nacque Fi l’idea di Berlusconi era di unire i liberali, i laici, i progressisti e i socialisti. Sdoganato da Berlusconi, Fini ebbe la forza e il coraggio di iniziare un percorso di superamento del Msi e creò An. Oggi si sta facendo una regressione rispetto al progetto di Fiuggi. Se Berlusconi fosse ancora vivo, sarebbe il primo ad essere d’accordo con me. Certe cose non le faceva fare, non le consentiva in Fi e nel centrodestra. Oggi -insiste Miccichè- vedo che c’è una corsa a superare la Meloni a destra. Lo vedo anche in Sicilia”. Miccichè boccia senza riserve l’autonomia differenziata: ”Schifani è favorevole all’autonomia differenziata, perché secondo me deve seguire gli altri partiti. Ma per noi l’autonomia è una vera rovina. Sono d’accordo con Occhiuto: per noi è la fine”.