Cittadinanza: Tajani, ’nessun inciucio con Schelein, ius scholae può arricchire programma’

Roma, 21 ago. (Adnkronos) - "Ma mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro ad un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese. Ragazzi, l’Italia è cambiata! Abbiamo ricevuto in due anni 170 mila ucraini. È la nostra storia, l’impero romano accoglieva, in Sicilia è pieno di cognomi di origine araba. Abbiamo comunità arbereshe: ma sono italiani, eh! Il mio stesso cognome è di origine araba. Negli Usa qualcuno pensa che non siano buoni americani gli italoamericani? Nancy Pelosi non è americana? Alain Delon aveva la nonna di Cassino. Sarà la mia educazione cristiana, ma per me non esistono differenze di colore o etnia. Un buon italiano è chi crede nell’Italia, la conosce, la difende. Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci". Lo afferma il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, in un’intervista a ’LA Repubblica’.

Lo ius scholae "non è nel programma, ma nei programmi di governo -aggiunge il ministro- non sempre c’è tutto, si possono arricchire. Non è la nostra priorità, che sono altre: l’economia e l’emergenza carceri. E però non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee. Non c’è stata nessuna trasformazione di Fi, lo ius scholae lo voleva già Berlusconi. Neanche Ursula era nel programma di governo: noi l’abbiamo votata, Meloni e Salvini legittimamente no. Non è che cade il Governo se abbiamo votato diversamente su Von der Leyen o se portiamo avanti le nostre idee sulla cittadinanza".

"Ripeto: nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello ius scholae . Detto ciò, c’è tempo. Prima -conclude Tajani- ne voglio parlare con i gruppi di Fi. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del Governo".

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