Roma, 29 lug (Adnkronos) - "Premettendo che non condivido le parole del signor Turetta, mi pare assolutamente scorretto diffondere un colloquio assolutamente ininfluente dal punto di vista processuale e per l’accertamento della verità ed esporlo al pubblico". Lo ha detto Antonio Tajani a proposito della pubblicazione del colloquio di Filippo Turetta con il padre Nicola in carcere.
"Non è a questo che le intercettazioni devono servire. Non è tanto il contenuto, io non condivido una parola di quello che ha detto Turetta. Non condivido il fatto che questo debba essere portato a conoscenza di tutti i cittadini italiani, non ci sono aspetti processuali o utili alle indagini -ha spiegato il leader di FI-. Le intercettazioni devono servire a colpire il crimine, non a sbattere in prima pagina le vicende private".
Turetta "è un padre disperato, con un figlio assolutamente reo confesso. Lo comprendo, sono padre e nonno. Ma esporlo al ludibrio per guardare nel buco della serratura, noi siamo la patria del diritto...Se intercettiamo tutti i cittadini italiani e sentiamo quello che dicono in famiglia diventiamo il Paese del Grande fratello", ha spiegato Tajiani.