Roma, 5 ago. (Adnkronos) - "L’iniziativa politica l’ha presa Elly Schlein. E ha detto: se vogliamo vincere, non servono i veti ma servono i voti" ma "si può vincere solo con un contratto alla tedesca in cui si scriva prima, argomento per argomento, cosa vogliamo fare e cosa no". Così Matteo Renzi al Corriere della Sera che definisce "decisivo" l’apporto di Iv al centrosinistra: "Chi vuole vincere allarga la coalizione, chi vuole perdere mette i veti. E vince chi convince gli incerti, specie di centro. Quindi i nostri voti, che siano novecentomila come alle ultime Europee o di più o di meno, valgono doppio. Non so se son pochi o sono tanti. Sono decisivi".
Sulle perplessità di Giuseppe Conte ribatte: "Noi siamo pronti al confronto sul futuro anche con Conte. Sul passato non cambio idea: io rivendico di aver portato Draghi e ne sono orgoglioso. Ma siamo nel 2024: Conte ha lasciato Chigi tre anni fa, io otto anni fa. È tempo di occuparci di futuro, non di fare le rievocazioni storiche". Quanto al Pd, Renzi spiega che la sua interlocutrice è Elly Schlein: "Noi parliamo con la segretaria nazionale del Pd, non con le singole correnti interne. Non vogliamo alchimie correntizie, con papi stranieri e federatori, ma solo il principio che il leader del partito più grande guida l’intera coalizione. I mal di pancia ci sono ovunque: nel Pd, nei Cinque Stelle, in Italia viva. Ovunque" ma si possono superare guardando ai "contenuti. Su questo proveremo a costruire l’alternativa possibile".
Infine sul governo, Renzi osserva: "L’esecutivo è segnato da una debolezza che sembrava inimmaginabile solo due mesi fa. Non so quando arriveranno alla rottura, ma certo prima del 2027". Un governo che, secondo il leader Iv, "non tocca palla" sullo scenario internazionale. "Ci accontentiamo di non fare danno: siamo ininfluenti".