Roma, 9 ago. (Adnkronos) - “Sulle concessioni balneari sta crollando il castello di bugie della destra costruito negli ultimi anni. Sarebbero dovuti andare a Bruxelles a chiedere la disapplicazione della direttiva Bolkenstein, portando addirittura gli ombrelloni dei nostri stabilimenti balneari e invece sono vittime della loro propaganda. Non stanno facendo nulla: l’immobilismo a cui hanno condannato il Paese e un intero settore sta creando danni e disagi a tutti e sta penalizzando un comparto strategico. Un settore che vive anche di tante realtà a conduzione familiare e che oggi è lasciato in balia del rischio che gli stabilimenti vengano sequestrati dalle procure”. Lo scrive Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee alla camera.
“È necessario procedere - aggiunge il dem- con delle gare trasparenti che prevedano anche dei criteri di tutela della storicità degli interventi fatti, del lavoro, della riqualificazione ambientale con la previsione di indennizzi equi e ragionevoli per i concessionari che potrebbero non essere riconfermati nel proprio sito”.
“Questa situazione sta provocando danni e disagi enormi anche ai sindaci che sono stati lasciati soli e ora sono costretti a procedere in autonomia senza un quadro normativo nazionale alla riassegnazione delle concessioni nei loro comuni. Ma l’immobilismo del governo -denuncia De Luca- crea danni e disagi anche alle famiglie italiane alle quali l’unica soluzione che è stata proposta è mettere a gare le spiagge libere che per noi non vanno assolutamente toccate. Sono un bene pubblico che non può essere messo a gara. Il governo agisca, la smetta con questo caos e intollerabile immobilismo e si assuma la responsabilità delle proprie decisioni. Comprendo la difficoltà di agire dopo aver raccontato bugie agli operatori per tutti questi anni. Ma, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine”, conclude De Luca.