Roma, 8 ago. (Adnkronos) - “Servivano gare subito per le concessioni balneari, portare i canoni demaniali a prezzi di mercato, mettere fine a questa vergogna tutta italiana di regalie pluriennali. Il governo invece ha scelto la via più breve di promesse in cambio di un pugno di voti, di opposizione ideologica alla sacrosanta normativa Bolkestein, fino ad arrivare a soluzioni grottesche come allungare su carta geografica i chilometri di costa italiana". Così Riccardo Magi, + Europa.
"Il risultato è che ora il governo ha tutti contro: gli attuali detentori di concessioni, chi vorrebbe investire, l’Unione europea. E, ovviamente, chi come noi da anni chiede di mettere fine all’attuale regime anticoncorrenziale delle concessioni. Meloni è spiaggiata: smetta di difendere la corporazione dei balneari e metta a gara le concessioni”, conclude Magi.